Una coppia sposata da diversi anni finisce in crisi per colpa dalla personalità del marito, inaffidabile, incline al tradimento, alle bugie, all’infantilismo. Esasperata la moglie si innamora di un altro, l’opposto del marito, di animo nobile, gentile e attendibile. L’Anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia, all’amore.
L’Anatra all’arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. In scena un grande interprete del rinnovamento della commedia teatrale qual è Emilio Solfrizzi, accompagnato da Irene Ferri e da un bel cast diretto da Claudio Gregori, il Greg di Lillo & Greg, che costruisce una commedia in cui il rovesciamento dei ruoli la fa da padrone tra gag, battute dal ritmo serrato, rapidità e immediatezza.
Un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci fanno sorridere, ma che ci suggerisce anche il modo di sbarazzarcene.
con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo
Scene: Fabiana Di Marco
Costumi: Alessandra Benaduce
Disegno luci: Massimo Gresia
Aiuto regia: Claudio Piccolotto
Produzione: Compagnia Moliere e Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona