«Ad Atene si vive un tempo strano. La Natura sembra impazzita, le stagioni sono sconvolte, i campi aridi sono diventati terribili distese di niente. Si sente un grande freddo nell’anima. E tuttavia proprio nel bel mezzo di questo gelo si deve celebrare un matrimonio. Il Sogno di una notte di mezza estate racconta infatti delle imminenti nozze tra Teseo, duca d’Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, da lui sconfitta e suo bottino di guerra. L’atmosfera è carica di tensione. Teseo dichiara subito di aver conquistato Ippolita con la spada, facendole male. Il matrimonio tra Teseo e Ippolita è un’occasione felice, oppure è il frutto di un sopruso, di una sconfitta violenta? Atene è un regno illuminato o è un luogo di bieco potere? E’ davvero possibile scegliere chi amare in un luogo così opprimente? Per scoprirlo non resta che addormentarsi e sognare. Sognare se stessi in un altro luogo. Un luogo pieno di magia e di incanto. Un luogo di poesia dove poter finalmente trovare la propria intima natura. Dove imparare a conoscere le proprie passioni e le proprie inclinazioni. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni.
Uno spettacolo sul dissidio continuo e inevitabile tra ragione e istinto, tra apollineo e dionisiaco, tra il bello e il bestiale che vive in ognuno di noi e sulla riflessione quanto mai attuale di come nell’uomo questi due aspetti debbano necessariamente convivere. E il ruolo del teatro? Come Bottom e i suoi compagni, il teatro trasfigura ed esplicita, talvolta goffamente, talvolta poeticamente, quello che sono i segreti del cuore e dei sentimenti umani. Ai poveri teatranti non resta, tra tutta questa confusione che cercare di entrare nel fitto bosco delle umane passioni e tentare di rappresentarle, per dirla alla Bottom, “nel modo più osceno e coraggioso”. » Daniele Salvo
e con 12 attori da definire
Traduzione e adattamento: Daniele Salvo, Melania Giglio e Marioletta Bideri
Scene: Fabiana Di Marco
Costumi: Daniele Gelsi
Musiche: Patrizio Maria D’Artista
Produzione Bis Tremila srl in collaborazione con Teatro Quirino srl